I seguenti commenti sono stati ricevuti in risposta alla pubblicazione dello scritto Generando Buona Volontà tra Gruppi Esoterici, pubblicato dalla Scuola in occasione del Festival della Buona di 2014:

«Abbiamo letto con gioia il vostro interessante articolo per il Festival della Buona Volontà e le pagine nel vostro sito web riguardo l'iniziativa di collaborazione intergruppo. Abbiamo trovato questo materiale spiritualmente edificante e di enorme valore per aiutare l'ancoraggio sulla Terra dei principi spirituali della Saggezza Eterna e del Piano Gerarchico». (Nodi di Triangoli, America Latina)

«Il vostro Scritto per il Festival della Buona Volontà di 2014 è arrivato al Nucleo Acquariano di Brasile grazie ai nostri amici presso l'Unità Boliviana di Servizio. Lo riteniamo di immenso valore e trova eco nelle più alte aspettative del nostro gruppo. Così, abbiamo preso la libertà di tradurlo in portoghese e vi vorremmo chiedere il permesso di darlo a conoscere attraverso la nostra mailing list. Nel Lavoro Uno». (Gruppo Acquariano di Brasile)

«Come indica lo scritto del Festival della Buona Volontà di 2014 distribuito dalla Scuola, il senso di esclusività è spesso una questione fondamentale da risolvere per poter pensare a qualsiasi iniziativa intergruppo. Sono stato coinvolto in gruppi esoterici dal 1960 e ho visto alcuni progressi nella volontà di lavorare insieme, ma sono ancora molto limitati. Parte del problema è che ogni gruppo ha una comprensione unica e significativa, ma quella visione, non importa quanto meravigliosa possa essere, non è il tutto, ma solo una parte. Il compito è quello di rendersi conto che ognuno di noi è una parte del tutto. Huston Smith, uno studioso delle religioni molto rispettato, offre l'analogia di una vetrata. Ogni pezzo di vetro ha una bellezza in sé (colore, forma, struttura, ecc.), ma è solo se viene messo insieme agli altri che si forma un quadro completo. Se ci concentriamo solo nella nostra parte, ci manca il quadro generale. Penso che la suggestione della Scuola di chiedere ad ogni gruppo d’identificare la sua caratteristica distintiva come parte del lavoro Uno è un ottimo inizio. A meno che siamo in grado di riconoscere che ogni gruppo ha qualcosa di valore da offrire, non sarà possibile generare progetti intergruppo. Quando condividiamo con altri gruppi il nostro prezioso contributo possiamo cominciare a formulare quello che potrebbe essere una visione comprensiva. Più chiaramente possiamo esprimere quella visione insieme, più saremo ispirati e potremo cooperare per manifestarla. Dobbiamo cominciare comprendendo i nostri punti di forza e utilizzarli come mattoncini coi quali costruire la visione più vasta». (Membro della Scuola)

«La vostra [proposta] conferma l'unione nel lavoro Uno... Come servitori esoterici sappiamo che gli effetti si manifesteranno nel tempo e che dobbiamo semplicemente continuare con il lavoro... Osserviamo da tempo come i nostri operati hanno un denominatore comune e un processo simile per lo sviluppo del servizio. Condividiamo principalmente il lavoro esoterico il cui effetto sarà quello di produrre eventuali scambi come questi o altri che si presenteranno in proporzione diretta al bisogno mondiale. Oggi è evidente la necessità di creare e rafforzare nuove forme di pensiero... [per portare] soluzioni ai problemi del mondo e a questa causa siamo ugualmente compromessi. Questo tipo di comunicazioni servir' a rafforzare il nostro lavoro e a unire gli sforzi volti ad assistere l'attuazione del Piano sulla Terra. Innalziamo la vostra proposta ai livelli più alti che siamo in grado attraverso una profonda riflessione e meditazione, al fine di permettere che l'ispirazione ci guidi e così soddisfare le necessità e promuovere una nuova ed emergente umanità per l'Era dell'Acquario». (Fundación Lucis, Argentina)